25.10.12

La tempesta di Dylan

Ho ascoltato l’ultimo disco di Bob Dylan (Tempest, il titolo).
Le sonorità e lo stile sono quelli degli ultimi lavori (post Time out of mind, ultimo capolavoro datato 1997). Quindi, non un disco che resterà nella lista dei suoi migliori. A volte viene da pensare che i pezzi siano stati composti a partire da spunti fornitigli dalla band che da anni lo accompagna e che sembra particolarmente influenzata da un blues rock anni ‘40-‘50.
Ma la mano di Dylan si sente sicuramente, oltre che nei testi, anche nel mood che molti brani assumono grazie alla sua sgraziata ma efficace voce da crooner. Una menzione particolare merita sopratutto la title track, Tempest, che per 14 minuti e più, con soli 4 accordi di chitarra ripetuti all’infinito, racconta la vicenda del Titanic, con riferimenti espliciti alla versione cinematografica con Di Caprio. Un pezzo straordinario, che da solo merita l’acquisto del disco.
Comunque è bello sapere che a 71 anni Dylan è ancora “on the road”, così come è bello sapere che ogni mattina sorge il sole.

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