14.12.06

Correnti di pensiero

L'editoria, Internet, i dibattiti televisivi, il palcoscenico della politica offrono l'occasione a molti di esprimere la propria opinione su fatti e opere che riempiono le nostre vite. Il popolo dei Critici si sforza di ricavare da tali fenomeni linee di interpretazione da proporre al fruitore, il quale rischia però di perdere la capacità di trarre le sue personali considerazioni da ciò che ascolta, guarda, vive.
La libertà di analisi e la possibilità di provare piacere o dispiacere a fronte di un'opera o di un evento escono come fuorviati dalla chiave di lettura che i critici forniscono per la predetta fruizione, così che tutto sia sempre ridotto a categorie, generi, presunti geni, veri geni o più semplicemente a correnti di pensiero.
Ben altro è il contributo che un critico può dare nello stimolare la riflessione, suscitando dubbi o incertezze, ed astenendosi invece dal sentenziare verità assolute che in realtà sono tali solo per lui.
In tal modo lui stesso può aiutare lo spettatore o il lettore a trovare ciò che di valido o di sgradito una data opera ha, rispetto ad un'attesa che fortunatamente resta assolutamente individuale ed unica.