28.9.09

L'onda lunga delle scelte

Le scelte che compiamo nel nostro tragitto di vita sono spesso valutate soltanto nelle più immediate conseguenze e previsioni. Non disponendo di poteri sovrannaturali non possiamo far altro.
Ma se ci si volta indietro per ripercorrerle per quanto sommariamente, ci si rende conto che ciascuna di tali scelte ha generato un'onda lunga che spesso esercita i suoi effetti anche nel presente.
Tutto ciò che facciamo lascia una traccia nel sentiero che percorriamo, cambiandoci di continuo e per sempre.
Soltanto i più superficiali si illudono di restare per sempre uguali a se stessi, sottovalutando come ad ogni frase detta o non detta, ad ogni azione compiuta o evitata, consegua sempre una reazione di segno opposto permanente ed irreversibile, che ci porta ad adattare il nostro modo di essere ad un nuovo equilibrio di cui non potremmo fare a meno.
Viriamo ora a sinistra ora a destra, sotto la spinta impartita da una decisione presa o da una scelta rinviata sine die.
La fragilità o la forza di ciascuno di noi finisce quindi per tradursi nella capacità di mantenere, per quanto possibile, la prua verso il porto che ci siamo prefissi quale destinazione finale della nostra esistenza, governando quelle scelte che consapevolmente od incautamente abbiamo ritenuto di fare.

18.9.09

La furbizia dei tirchi

Mi è capitato di incappare in persone fortemente resistenti alla spendita di denaro.
A scanso di equivoci, non parlo ovviamente di situazioni di difficoltà finanziarie in cui il risparmio è una componente purtroppo decisiva per la sopravvivenza. Ma mi riferisco a persone comuni, con un lavoro comune, un tenore di vita comune, come può risultare un profilo di cittadino medio.
Ebbene, in talune persone la tirchieria (diversa dall'avarizia) può portare ad espedienti talmente eclatanti da mettere in ridicolo chi pone in essere tali comportamenti.
A qualcuno sarà certamente capitato di ricevere una telefonata e di non far in tempo a raggiungere il telefono prima che esso cessi di squillare. E non al quindicesimo squillo, cosa che sarebbe ovvia e giustificata, ma al secondo al massimo, a volte anche dopo il solo primo.
Il progresso tecnologico, che ci consente di avere traccia sui nostri cellulari di chi ha chiamato senza avere una nostra risposta, ha stimolato la mente dei nostri tirchi, portandoli ad affidare ad un solo squillo il loro beau geste dell'aver chiamato, restando a quel punto in attesa di una ri-chiamata che quindi non sarà più a loro carico.
Va benissimo. Saranno richiamati e avranno risparmiato qualche centesimo di euro. Ma costoro non si rendono conto di quanto è ben più alto il costo che sopporteranno in termini di caduta di stile, di immagine negativa, di nomea che mai più riusciranno a scrollarsi di dosso?
Senza dimenticare che spesso questo meccanismo avviene anche tra amici. Ed allora qual'è il valore di un'amicizia se non perdo occasione per scaricare su un mio amico un costo che di norma andrebbe ripartito con equa alternanza, affinchè vada e venga quel panierino che serve affinchè l'amicizia tenga, come appunto recita un detto popolare?
Non è che un esempio, che basta però ad evidenziare quanto fastidio possa dare la piccineria dei tirchi.