28.6.13

Rinascite

Con il cuore semplificato, tocco il germe della felicità, è in boccio. E qualunque dolore possa aver provato prima muore semplicemente dentro di me.

(J. Bolton)

24.6.13

Lo zoo d'Abruzzo

In Abruzzo, non distante da Pescara, si trova un piccolo zoo che merita una visita.
Nonostante la brochure pubblicitaria lo presenti con tratti analoghi a quelli di molti parchi divertimenti, una volta sul posto colpisce subito la sua dimensione artigianale e a carattere familiare. I proprietari, una folta famiglia proveniente dall'est europeo, hanno raccolto in un appezzamento con pochi alberi, un discreto numero di animali che esibiscono orgogliosamente. Il tutto corredato da semplici svaghi per i bambini e da un "self service" che ricorda piuttosto un furgone alle feste di paese.
Soprattutto, la visita a questo zoo è inframezzata da piccoli spettacoli con gli animali, che vengono mostrati in onesti numeri di addestramento circense. Gli splendidi cavalli arabi o le simpatiche foche od ancora i fantastici numeri con gli elefanti, lasciano un sapore di vero, di antico, che colpisce bambini ed adulti.
Alla fine la giornata scorre veloce e andando via, resta la piacevole sensazione di portar via con se' un frammento di ricordi d'infanzia.

22.6.13

La società perfetta del camping

Tornando ad alloggiare in un campeggio dopo quasi trent'anni, mi accorgo che tale forma di aggregazione sociale ha tenuto molto meglio di tante altre.
La' dove è ormai tangibile un disfacimento di regole e valori, dalle città, al mondo degli affari, persino alle famiglie, il camping si propone invece come una realtà dove regole di comportamento scritte e non, trovano ancora un significato reale.
Il rispetto del prossimo, del vicino di "casa", degli orari di silenzio, dell'uso dei servizi comuni, dei bagni, delle docce, della pulizia, qui sono ancora valori veri che si è tenuti a rispettare. In campeggio si vive realmente gli uni a contatto degli altri e si sente di doverlo fare osservando le dovute regole per non subire le critiche di chi ci sta vicino. Non ci si può confondere e mimetizzare come la grande città ci permette di fare.
E il campeggio è governato da una Direzione che dirige, che sovrintende alle maestranze, che amministra le risorse con l'oculatezza del buon padre di famiglia ma con il vigore e la fermezza di un comandante di altri tempi. Tutto fila alla perfezione, in un ingranaggio in cui i "cittadini" hanno chiare le regole e non vi si sottraggono con ignobile furbizia.
Una comunità elementare dove si vive a stretto contatto, anche igienico, ma che restituisce il più alto significato al concetto di prossimo e di rispetto.
Andrebbe studiato, il campeggio. Andrebbe frequentato almeno qualche volta nella vita. Andrebbe imitato, andrebbe ammirato.

10.6.13

L'ecologia della coscienza

Mi è capitato di ricevere una email con la quale mi veniva proposto di partecipare ad un'indagine statistica in tema di rispetto dell'ambiente.
Come incentivo alla compilazione veniva prospettato un certo numero di pernottamenti presso un hotel a scelta fra vari. Ovviamente solo alla fine della compilazione sono venuto a scoprire spese obbligatoriamente da sostenere per i pasti e per il recapito del voucher.
Premetto che capisco il valore dei temi collegati alla tutela ambientale e che ammetto una mia grave indolenza al riguardo.
Tuttavia mi chiedo perché mai analoghe indagini o campagne culturali non vengano portate avanti con analoga insistenza per promuovere valori come l'onestà e  il rispetto del prossimo, valori che se adottati consentirebbero un grande salto di qualità alle nostre esistenze.
Mi deprime invece concentrarmi su un nobile questionario di ecologia, che mi viene proposto da qualcuno che mostra così poco rispetto per la mia natura di essere umano. Valgo meno di un albero?