2.8.13

Aiutate la nostra memoria

Con il passare degli anni, ci troviamo a dover gestire un crescente numero di password e codici segreti nell'espletamento delle nostre attività quotidiane, sempre più basate su sistemi automatizzati ad accesso protetto.
La tecnica che avevo adottato anni fa, di utilizzare sempre la stessa password così da ridurre lo sforzo mnemonico, è naufragata quando le menti perverse degli addetti alla sicurezza informatica hanno iniziato a sbizzarrirsi con i requisiti minimali che ciascuna password doveva rispettare. Hanno fatto la comparsa prima il numero dei caratteri, poi il tipo di carattere, quindi si sono aggiunti i caratteri speciali , in un crescendo di nonsense lessicali di ardua memorizzazione.
Arriva infine un momento della vita in cui la memoria inizia a vacillare e a metterci di fronte a ansiosi tentativi di accesso ad un portale, con la angosciante prospettiva di trovarci improvvisamente monchi dei nostri dati custoditi al sicuro del misterioso mondo dei server.
Ci sono argomenti banali (un altro e' quello degli spinotti dei caricabatterie che utilizziamo quotidianamente) sui quali sarebbe auspicabile un intervento legislativo volto a facilitarci la vita, già di per se' molto complicata.

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