17.5.15

Giorgio Morandi, pittore filosofo

L'opera di Morandi richiede un'attenzione particolare posto che la scelta dei soggetti ritratti non aiuta: bottiglie, conchiglie, fiori e case dell'Appennino emiliano, che si ripetono in modo costante lungo la sua carriera.
Una visione in sequenza della sua produzione, come una mostra consente, può aiutare certamente l'osservatore ad orientarsi.
La sua grandezza pittorica e' nel percorso filosofico dell'uomo, che a partire da oggetti all'apparenza banali, estrae dagli stessi la loro essenza più intima.
Molti suoi quadri esaltano questo raffronto tra l'apparenza del reale (colta attraverso specchi, binocoli, finestre, cornici) e la stessa realtà, con pochi colori (per lo più bruni o violacei) che aiutano a penetrare l'anima delle cose.
Basterebbe esaminare con attenzione la serie di quadri dedicati nel corso della sua vita alle nature morte, fatte di bottiglie, trasparenti od opache, caraffe, zuccheriere, lampade o posate, disposte accuratamente su piani a mezza altezza, per cogliere questo processo di progressiva scarnificazione della realtà.
Finché, in chiusura di esistenza, sia che dipingesse bottiglie che alti casolari senza finestre e porte, l'effetto finale risultava ugualmente quello di una filosofica trascendenza del mondo fisico.
Cosi', quale emozione ci coglie davanti ai bianchi, candidi o acidi, delle sue bottiglie persiane su disadorni piani e sfondi bruniti..!

9.5.15

Il folle basket degli Harlem Globetrotters




Il miglior modo per assaporare uno spettacolo degli Harlem Globetrotters é tornare bambini per una sera, ripulendo la mente dai tanti pregiudizi che noi adulti spesso nutriamo, ma spesso anche giustamente, per lo show biz a stelle e strisce.
Il marchio degli Harlem circola dal 1971 e da allora generazioni di ragazzi e adulti si sono divertiti osservando le gesta di questa all black, divertente, chiassosa, clownesca, scatenata squadra di basket in perfetto stile USA.
I clown del circo sono forse il riferimento piú immediato che viene in mente nell'osservare il gruppo dei nostri pseudo atleti irridere gli avversari con ogni tipo di giocata spettacolare o trucco acrobatico. Il tutto frammisto a balletti sgangherati in stile rap dance e a numeri scherzosi nei confronti di un simpatico pingue arbitro o di malcapitati spettatori scelti a caso fra il pubblico.
Una grande immensa "caciara" da cui ci si lascia avvolgere con sorprendente piacere, tornando appunto spensierati, ingenui fanciulli.
Meritano poi una citazione particolare due momenti dello show in cui i giocatori replicano una precedente fase di gioco muovendosi all'indietro nel più classico rewind delle moviole o rappresentano un replay in slow motion, con tanto di pallone in plastica da mare che si libra con leggerezza nell'aria creando un effetto visivo strepitoso e musica rallentata ad arte, come quando - da bambini appunto - ci piaceva ridurre la velocitâ del piatto dai 45 ai 16 giri. Strepitoso tutto quanto.
Uno spettacolo per gli occhi, le orecchie e la mente.