3.8.05

Istituzioni e Magistratura

Sono giorni in cui le prime pagine dei giornali sono riempite dai contenuti delle intercettazioni telefoniche compiute sui cellulari del Governatore della Banca d'Italia e di esponenti di spicco del mondo bancario e finanziario. Le trascrizioni delle intercettazioni sono filtrate dagli ambienti della magistratura, nell'ambito delle inchieste tuttora in corsa su recenti lotte fra cordate finanziarie per la scalata di grandi banche.
Ci troviamo costretti a chiederci: è più grave che la massima carica deputata a vigilare sul corretto esercizio dell'attività creditizia da parte delle banche italiane, risulti coinvolta in conversazioni quantomeno ambigue con una parte degli attori impegnati nelle lotte di potere per il controllo delle Banche, o che i verbali dei magistrati e la documentazione dagli stessi raccolta vengano passate sottobanco agli organi di stampa nazionali, turbando il normale svolgimento delle indagini?
Istituzioni e Magistratura sbandano pericolosamente, perdendo di vista il loro fondamentale ruolo super partes che dovrebbe essere di garanzia per il cittadino qualunque. Finchè in Italia non sarà restituito al rigore morale l'operato di Organi così importanti per il progresso di un Paese, non sarà possibile proporci sullo scenario internazionale come partner credibili e protagonisti della crescita della società civile.

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