11.2.09

Religione e laicità

Si è conclusa la drammatica vicenda della ragazza in coma ultradecennale, mantenuta in vita con costante sostegno medico. Il padre ha infatti trovato il supporto legale di una apposita sentenza per dare indicazioni ai sanitari affinchè sospendessero le terapie alla figlia e ne causassero quindi l'inevitabile decesso.

La storia, assai dolorosa nei suoi contenuti umani, è presto divenuta un fertile terreno di scontro fra opposte convinzioni morali e parti politiche.

E' questo tuttavia un destino comune a molti temi che investono l'ambito dell'etica, per il quale un percorso strettamente politico o legislativo non è agevole per dissipare ogni dubbio sulle decisioni da prendere. Sia che si parli di contraccezione o di aborto, di pena di morte o di eutanasia, esiste un'area grigia che mai potrà trovare piena e reale definizione nel diritto civile, perchè le risposte ricercate si nascondono fra le pieghe della nostra coscienza.

Se personalmente i valori cattolici, che custodisco gelosamente in me, portano a giudicare del tutto aberrante la conclusione della vicenda della ragazza in coma, non posso ignorare che in altre coscienze prevalgono valori laici improntati alla scienza ed al rifiuto dell'ostinata sofferente sopravvivenza. Allora, necessariamente il contendere si sposta sulla natura religiosa o laica dello Stato sociale. Ovvero, ci si domanda se la religione di Stato debba o meno orientare il legiferare del Parlamento e l'operato dei governi.

Quello cui si è assistito è uno scontro tra queste due impostazioni, assunte rispettivamente dall'attuale Governo e dall'opposizione, non senza ovvie prese di posizione strumentali alla dialettica politica.

In merito a ciò, credo - anche a dispetto della mia posizione personale - che lo Stato debba avere una sua laicità che preservi la libertà del singolo. Ossia, le nostre convinzioni religiose o morali non debbono in alcun modo andare a detrimento della libertà degli altri, che pertanto merita massima tutela da parte della legge.

Si può discutere su un piano morale se la progressiva tendenza al prevalere di posizioni deterministiche e laiche vada verso un crescente inaridimento di valori quali il rispetto della vita (penso all'aborto) e il perdono (penso alla pena di morte). Ma ancora una volta sarebbe un dibattito sterile, giacchè religione, morale, determinismo e laicità sono temi che appartengono all'intimità del nostro pensiero che nessun altro o nessuna legge potranno mai violare.

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