17.11.05

Roma e Milano

Sarà che lentamente andiamo abituandoci a ragionare in chiave di Europa unita e di moneta unica, è comunque innegabile che il campanilismo che ha sempre contraddistinto molti ragionamenti comuni e che così tanta carica agonistica dà ai principali campionati sportivi italiani, ha sempre meno ragion d'essere. Sentirsi espressione di una città piuttosto che di una Regione o anche di una nazione, poco conta rispetto alla maestosità che esprime l'essere umano come parte unitaria dell'umanità.
Ugualmente, confrontare due città si presta a rapidi valutazioni comparative a detrimento dell'una o dell'altra, in ragione di nostre conscie o inconscie preferenze, origini o patriottismi. Ma se invece si provasse a ragionare in termini più completi si potrebbero apprezzare le ovvie differenze come espressione di una tipicità locale comunque meritevole di essere salvaguardata e valorizzata.
Milano e Roma sono città emblematiche in tal senso: storicamente rivali, climaticamente opposte, sociologicamente antitetiche. Due città vive e quindi magnifiche.
Piace di Milano il suo essere parte della mitteleuropa, di respirare la cultura transalpina o germanica, la sua finezza di stili e modi che nasce dalle dinastie che hanno influito su quelle terre. Piace la sua discrezione, la sua capacità di equilibri emotivi e la sua razionalità. Piace il senso civico che la pervade o a cui comunque tende. Piace il senso di riservatezza che scherma i rapporti umani, evitando chiassose ingerenze e commistioni nei fatti degli altri. Tante altre cose piacciono meno, ma va bene così. E' un tutt'uno inscindibile.
Roma mi attrae per la sua imperturbabilità, per il sorriso sempre ironico che rende pazienti i suoi abitanti. Si eleva per il sussurro della storia che aleggia perennemente fra i ruderi assolati. Diverte per il bisogno di condivisione che porta le persone a raccontarsi apertamente. Piace la volontà di fare, unita alla pigrizia del rimandare. L'elefantiaco ritmo lavorativo dei Palazzi dello Stato e la profonda dignità propria dei loro piccoli lavoratori di tutti i giorni. I parchi che potrebbero essere ancora più belli ma senza i quali i cittadini si sentirebbero prigionieri del cemento e dello smog. La dolcezza della brezza marina che proviene dai lidi circostanti. Ostia, Fregene.
Se si smettesse di fare superficiali schematizzazioni ma si lavorasse per valorizzare ciò che di bello ogni città e ogni popolazione possiedono...

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