15.5.08

Illuminati e mestieranti

C'è un delicato equilibrio fra impegno e leggerezza che determina il miracolo dell'arte. E' un filo sottile come quello di una lama, lungo il quale cammina chi si cimenta con una propria opera, sia essa musicale, letteraria o pittorica.
I negozi e le esposizioni straboccano di buoni prodotti confezionati sì a regola d'arte, ma privi del tocco di genio che nasce quando quel filo sottile viene teso e percorso da un lato all'altro di un'idea. Una manciata di illuminati che scendono in profondità per depositarvi il seme dell'impegno ma che poi si librano a pel di terra con lo sguardo leggero di chi sa estrapolare il senso semplice delle cose.
La restante moltitudine si compone di mestieranti. L'esercizio accademico di chi è più o meno abile ad applicare delle regole codificate, cosicché l'eccesso di impegno è volgare snobismo e l'eccesso di leggerezza un rifugiarsi nella comoda poltrona della mediocrità.
Unici ed eterni sono invece i pochi eletti, che governano con maestria il loro prezioso equilibrio compositivo, lasciando noi poveri mortali a rimirar tanta irraggiungibile leggiadria.

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