7.4.09

La terra trema

La terra italica è tornata a tremare, mietendo molte vittime e togliendo serenità a tantissime famiglie, private di genitori, di figli o, le più fortunate, delle proprie case.
Sin qui il fatto, nudo, crudele, dolorosissimo. Un dolore sordo ed inconsolabile, di fronte al quale non ci sono parole degne di descriverlo.
Poi, al mattino, quando si fa luce e gli altri tornano ai propri lavori, comincia il teatrino della retorica, delle polemiche, del mercimonio del dolore altrui.
Le lacrime di questa gente sfortunata dovrebbero invece essere la linfa di una rinnovata coesione, di una straordinaria energia di concretezza, che indirizzi gli studiosi e i politici verso soluzioni innovative, moderne che limitino il ripetersi di siffatte catastrofi.
Madre Natura è imprevedibile, ma l'uomo fa di tutto per disperdere le preziose energie fisiche ed intellettive che ha in dote e che potrebbe invece indirizzare verso azioni degne di tanta ricchezza genetica.
E così facendo il Paese non cresce, restando inerme ed impotente di fronte all'ennesima catastrofe naturale. Come nel 1976, come nel 1980, come nel 1997 ed in tante altre volte.

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