9.6.09

Elogio della chiarezza d'espressione

Apprezzo molto le persone che sanno esprimersi - per iscritto o a voce - con chiarezza.
Esse seguono un filo logico ben delineato, che muove da un concetto, passa per delle ipotesi ed una tesi e giunge infine ad una conclusione coerente e ben delineata.
Esse scrivono documenti che pongono ben chiare premesse al tema trattato, inquadrano il contesto in modo completo ma sintetico, giungono a diverse conclusioni l'una alternativa all'altra, ed infine spiegano con altrettanta chiarezza in forza di quali argomenti ne scelgono una tra queste.
Forse, la chiarezza espositiva - se non univocamente correlata - è comunque proporzionale al grado di conoscenza e comprensione del tema trattato. L'abuso di parole, concetti, avverbi o ancor più la logorrea delle infinite ripetizioni di medesime considerazioni sono segni di una imperfetta focalizzazione di ciò che si desidera esprimere?
Così, leggere un documento contorto, che non si snoda dolcemente come una strada che da una collina torni in pianura, è un'esperienza frustrante che fa trasparire quanta inutile fatica gli uomini compiano per riuscire a comunicare efficacemente.

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