25.12.14

Eucarestie di oggi

Alla Messa di mezzanotte, con cui molti cattolici celebrano la festa del Natale, é facile vedere fedeli che indossano capi e accessori nuovissimi ricevuti in dono sotto il tradizionale albero. Nulla da dire: é umano voler sfoggiare subito un regalo particolarmente gradito o atteso.
Doveva essere molto raggiante un giovane che nel percorrere la fila per ricevere la Comunione, proseguiva indisturbato a comporre un messaggio sulla tastiera del suo cellulare (nuovo di zecca?), come se fosse in attesa di un autobus o fuori da un cinema prima dell'inizio di una proiezione...

11.12.14

Meraviglie naturali

In una fredda e piovosa mattina di dicembre, sul mare di Trapani si apre uno squarcio di cielo sereno e un magnifico arcobaleno prende forma dal nulla.
Un arco perfetto, una semicirconferenza dai colori brillanti e nitidi. E vuole restare lì a farsi ammirare, perché per oltre un quarto d'ora nulla muta.
Di fronte a simili miracoli non si può che restare in silenzio e farsi piccoli e umili.

18.9.14

Sicilianitá

La centrale dei taxi diffonde un messaggio a tutte le autovetture per avvisare gli autisti che un nuovo dispositivo autovelox è attivo in città.
Il messaggio recita pressappoco così: "Attenzione, su via xxx dopo l'incrocio con via yyy, rallentare e sorridere!".
Come si fa a non volere bene ai siciliani...

27.8.14

Di amore si può morire

Mi colpisce la storia di una persona che ho avuto l'occasione di incontrare dopo molti anni dall'ultima volta che ci eravamo parlati. Ci eravamo frequentati molto da bambini, trascorrendo numerosi pomeriggi estivi a giocare a pallone in una casa di campagna.
Un ragazzo di una famiglia contadina, di modi garbati ma vivace. Poi, crescendo, le strade si sono ovviamente divise ognuno assorbito dai rispettivi e differenti ritmi di lavoro e non più così liberi di dedicarci al calcio o alle esplorazioni della campagna in cerca di more.
Avevo saputo che si era sposato ma che come per molti, il matrimonio non aveva avuto una buona sorte. La moglie l'aveva lasciato e come un personaggio rurale di Verga, lui si era chiuso in se stesso, precipitando in una profonda depressione. Il tutto complicato da un problema di salute non banale, che l'aveva costretto ad un complesso intervento chirurgico ai polmoni. Quest'ultimo malessere l'aveva superato, ma non la depressione, che lentamente aveva finito per bruciargli letteralmente il cervello. 
Oggi rivedendolo quest'uomo mi appare totalmente inebetito. Mi incontra, ma non si ricorda di me. Farfuglia brevi parole incomprensibili. Sorride con lo sguardo perso nel vuoto, immerso in un mondo personale e claustrofobico. Le mie frasi cadono nel vuoto, nessuno dei dettagli che gli fornisco per aiutarlo a ricordarsi del nostro comune passato lo aiuta. Si allontana senza salutarmi. Poi si ferma poco più in lá, sfila di tasca il telefono e scorre la rubrica, forse in cerca del mio nome per poter colmare il vuoto nella sua memoria. Ma non ci siamo mai scambiati un numero di telefono, caro Gabriele...

20.8.14

Customer satisfaction

Capita che in pieno agosto tornando a pranzo dalla spiaggia, ci si ricordi che manca l'olio per cucinare.
Il caldo, la pigrizia, la maggiore vicinanza ci fa preferire un vecchio negozio di alimentari al moderno supermercato distante qualche isolato in più.
Così facendo ci sembra quasi di premiare l'onesta laboriositá di questi commercianti che resistono eroicamente alla spietata concorrenza della grande distribuzione.
Entriamo e ci rendiamo conto di avere poche persone in fila davanti a noi. Bene.
Al di lá del bancone due commessi servono i clienti. Alla cassa non c'è nessuno invece. Ciò ci fa supporre che i due commessi facciano anche funzioni di cassiere di volta in volta.
Potrebbe ancora andar bene. Se non che gli stessi lavoranti si rivelano di una lentezza esasperante, compiendo movimenti al rallentatore e lasciando presagire, vista la fila, un'attesa non accettabile con il caldo dell'ora di pranzo e con il desiderio di una doccia. Mentre dalla porta entrano altri ignari clienti, io mi tiro indietro ed esco dirigendomi immediatamente verso il supermercato.
Da lì, tempo due minuti di orologio, esco con la mia spesa e finanche rinfrescato dall'aria condizionata. Ancora due minuti e sono a casa.
Se il mondo è cambiato e tutto si muove ad una velocità maggiore, piaccia o non piaccia sopravviverá chi si adegua. Ed a fare la differenza sará sempre più la qualità del servizio al cliente.

13.8.14

Maledetto Williams!

Ancora una volta un grande attore hollywoodiano ci lascia in circostanze drammatiche.
Un suicidio che stride con l'ilarità dei molti personaggi interpretati da Robin Williams o con i loro valori simbolo del pensiero positivo americano.
Fa male questo suicidio, perché è espressione di un uomo ucciso da una vita privata dolorosa, fatta di droga, di alcolismo, di matrimoni falliti e di divorzi economicamente massacranti.
Fa male soprattutto perché è maturato nel silenzio della sua vita privata, alimentato dalle ansie di un oblio professionale, senza che nessuno di noi milioni di persone amanti dei suoi film lo  potessimo incoraggiare a vincere i suoi mali, facendogli sentire l'apprezzamento incondizionato che ci legava a lui.
Perché era un attore eccezionale. Poliedrico ed espressivo come pochi, e per questo ora causa di un vuoto incolmabile.

8.8.14

Conversazioni da treno

Ero seduto da circa un'ora in uno scompartimento di un treno. Quei treni che quarant'anni fa sfoggiavano l'appellativo di "Rapido" e oggi hanno dovuto ridimensionarsi ad un più modesto, nonché generico, "Intercity".
Divido lo scompartimento con altre cinque persone: una nonna con un nipotino, un giovane dai capelli lunghi sulle spalle e una barba ancora tenera, due uomini in vista dei sessant'anni. Tutti tacciono, il bambino è prossimo ad addormentarsi, mentre la donna legge accanto a lui.
Approfitto dell'inusuale calma per dedicarmi anche io alla lettura. Ma il mio proposito dura poco.
Malauguratamente il bambino riesce a reclinare il sedile, prolungandolo verso il sedile di fronte, dove si trova uno dei due sessantenni. La nonna porge subito  le sue scuse per l'ingombro che il nipote viene a creare davanti alle gambe dell'uomo ma lui gentilmente sminuisce tale circostanza. La scintilla è pero' ormai scattata: la conversazione decolla vivace. In un attimo vengo a conoscere dettagli personali dei tre, senza che peraltro nessuno ascolti assolutamente l'altro. Ciascuno sembra avere un grande bisogno di sfogare il suo quotidiano del momento, le motivazioni del viaggio, le preoccupazioni o i malesseri passeggeri.
Soltanto quando hanno concluso di mettersi a nudo i miei compagni di viaggio tornano a tacere soddisfatti.

30.5.14

Père Goriot

Il traffico di Roma mi ha offerto la possibilità di rileggere per la seconda volta, o meglio ascoltare su audiolibro, il bellissimo romanzo Papà Goriot di H. de Balzac.
Non è facilissimo abituarsi all'ascolto di un libro, i bambini sono forse più agevolati di noi, abituati dalle fiabe che vengono raccontate loro e non ancora del tutto succubi della nostra civiltà visiva. Ma giorno dopo giorno il mio sforzo di attenzione ha trovato ricompensa nell'immenso piacere che offrono le cesellate immagini create dal celebre autore francese.
Ricordo che il libro mi piacque enormemente quando lo lessi per la prima volta, e mi schiuse il mondo della Commedia Umana che in seguito avrei approfondito con altre opere mirabili. Oggi a distanza di anni, posso dire con certezza che si tratta del libro più bello in cui mi sia mai imbattuto. Denso di atmosfere, personalità, psicologie, costume, amore, amore paterno soprattutto.
Il Papà narrato da Balzac è un perdente, un uomo di altri tempi, troppo puro per il mondo moderno per restarci a lungo, un mondo dove "basta mettere un piede nel fango per trovarvisi immersi fino al collo".
L'amore del protagonista per le figlie è quanto di più profondo, viscerale ma imperfetto ci possa essere. Un padre che rinnega se stesso, che si addossa tutte le responsabilità dell'universo pur di lasciare immacolata la serenità delle due nobildonne e sottrarle "ad ogni tipo di giustizia, sia essa divina o umana".
E tutti i personaggi, dal loffio ma saggio Vautrin, a Madame Vauquet, alle nobili che ruotano attorno alle vicende del giovane ed ambizioso studente Rastignac, vengono fuori in modo vivido, toccante, facendoci provare il brivido di far parte noi stessi di una storia così vera, come se alloggiassimo con Goriot nella lurida pensione Vauquet, anche noi miseri ma reali personaggi del grande affresco balzachiano. 

21.5.14

Cari estinti

Sul muro perimetrale di un cimitero un nostalgico nipote verga a grossi caratteri: "ciao nonnetto!"

14.5.14

Il bidet questo sconosciuto

Resto sorpreso, ogniqualvolta mi trovi a visitare una città del Regno Unito, dall'assenza del bidet nella stanza da bagno di un albergo o di una casa privata.
Se posso capire che in epoche remote tale utile accessorio fosse una prerogativa di altri Paesi, mi sfugge il perché ancora oggi i britannici rifiutino di adeguare i loro standard igienici a quelli più evoluti in uso nella maggior parte delle nazioni civilizzate.
Si potrebbe obiettare che in Inghilterra o in Irlanda resiste anche l'altra strana abitudine di guidare sulla sinistra con il volante montato sulla destra del veicolo.
Ma da straniero mi viene più facile adeguarmi al diverso sistema di circolazione, che al bizzarro sistema igienico anglosassone.
Potrebbe ancora andare bene se tutti i bagni fossero dotati di una vasca con apposito flessibile per la doccia. Ma cosa succede nei casi in cui il proprietario dell'alloggio abbia deciso di adottare una cabina doccia e un getto fisso da parete ad altezza di due metri circa?
Se scrivo queste righe è perché tornando in questi giorni a Dublino, ho trovato alquanto scomode ed innaturali le contorsioni cui viene costretto uno straniero che desideri mantenere una certa igiene del corpo anche dopo aver espletato i suoi bisogni fisiologici più naturali.


27.2.14

Taxi in attesa

La città di Palermo e la Sicilia tutta sono servite dallo storico aeroporto di Punta Raisi, a ridosso di un magnifico scorcio di mare.
Frequentandolo spesso per lavoro, ho appreso che i taxi a disposizione presso l'uscita dell'aeroporto affrontano lunghissime attese prima di ricevere un cliente.
Basti pensare che, ad esempio, oggi alle 16 il primo taxi disponibile per un viaggiatore appena atterrato era in attesa da quasi 7 ore nell'apposita corsia.
Il traffico aereo che gravita su Punta Raisi non è certamente quello di Roma Fiumicino o Milano Linate (dove comunque l'attesa si posiziona intorno alle 3/4 ore), ma il dato è comunque indicativo dei tempi che corrono.

10.2.14

Di sera a Palermo

Ciò che ho trovato a Palermo e che scarseggia invece a Roma o a Milano è il coraggio di essere se stessi, umili e senza maschere.
E poi a Palermo capita che in febbraio faccia caldo, e che i grilli alla sera inizino a cantare.

4.1.14

Vecchi carcerati e nuove carceri

Di tanto in tanto si torna a parlare di indulti e scarcerazioni anticipate, quale possibile soluzione all'affollamento delle carceri italiane. Molte indagini evidenziano, infatti, lo stato disumano in cui i carcerati sono costretti a scontare la pena detentiva, ben al di là di ogni condizione umanamente tollerabile.
Carceri vecchie e spesso insufficienti a coprire la giurisdizione territoriale di competenza.
Ben più di rado si sente però parlare di piani di investimento pubblici per potenziare la rete infrastrutturale delle prigioni, come se ciò fosse meno prioritario rispetto alla costruzione di strade, scuole o ospedali.
Eppure, sarebbe anche un sistema per assorbire parte di manodopera proveniente dai flussi degli immigrati, i quali spesso vanno invece proprio ad incrementare la platea dei carcerati in conseguenza di crimini commessi sotto il cieco furore della fame e della disperazione.