22.3.11

La cacca di cane

L'uomo camminava con il bambino al fianco. La traiettoria del primo era sicura e diritta. Quella del piccolo più pigra, distratta da idee e dettagli della strada, uno zigzagare che a volta intralciava il percorso del padre. Nonostante ciò, facevano progressi lungo il percorso che avevano intrapreso.
Ma una cacca di cane guastò tutto. Con mira straordinaria, il bambino - lo sguardo distratto dai luccichii che lo circondavano - vi pose sopra un piede schiacciandola in una nauseabonda frittella. E goffamente anche l'orlo del pantalone andò a tingersi dell'olezzoso color marrone.
Il padre sfogò il suo disappunto sul bambino, poi prese a maledire i cani e i padroni dei cani e perfino le associazioni animaliste.
Qualcuno aveva lasciato che il proprio cane facesse i suoi bisogni in mezzo ad un marciapiede. Qualcun'altro aveva sfogato il suo disumano odio per questi.
Il cane ed il bambino avevano invece proseguito la loro giornata, con l'immutata felicità della loro innocenza.

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