18.3.12

Un Bob Dylan del 1966

Mi capita di riascoltare dopo tanto tempo una vecchia canzone di Dylan, "Stuck Inside The Mobile With The Memphis Blues Again" e di trovarla di una bellezza abbagliante.
Ha quarantasei anni questo brano e profuma di New York in ogni sua sfumatura o nota. Una ballata elettrica che scorre per 7 minuti lungo una melodia geniale, con una voce che è assoluta espressione di un uomo nel fulgore della sua giovinezza, una ritmica pulita, veloce, fresca, ed un mood che non può non trasmetterti la bellezza della vita.
Ovvero: quando la musica ti fa sentire orgoglioso di essere uomo del tuo tempo, quando ti fa venire voglia di ribellarti, di lottare contro le ingiustizie, contro i soprusi, contro i politici che si disinteressano della gente normale, contro il degenerare dei valori e della cultura, contro gli stupidi e i superficiali.
Già in passato ho avuto modo di accennare a Bob Dylan in questo blog, non vorrei trovarmi a farlo troppo spesso. Ma ci sono cose che non si possono trattenere. Come l'amore vero.

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