15.7.12

Intimità

La macchina percorre un lungo rettilineo. A sinistra, lei vede soltanto appezzamenti coltivati a tabacco. Alla destra di lui, al di là del finestrino aperto, scorre l'oro delle sconfinate distese di grano. Da quando lei è alla guida, lui ha modo di rilassarsi. A tratti chiacchierano, in altri momenti restano in silenzio assaporandosi l'un l'altro. Sono le ultime ore del giorno, quelle in cui la terra libera nell'aria il calore assorbito sino a quel momento. Non hanno voglia di fare soste. Hanno deciso di tirare avanti fino a tarda sera. Almeno il giorno dopo non resteranno che poche ore di marcia ancora. Lui si china per aprire il sacchetto che ha fra i piedi. Ne tira fuori due focaccette. E' il loro pasto serale. Ne porge una a lei, che distoglie un attimo lo sguardo per ringraziarlo con un sorriso. Mangiano in silenzio. La strada non è molto trafficata. Sono in gran parte auto di persone che si spostano verso la città per passare la serata. C'è un cinema in città, qualche buon ristorante, una discoteca che attrae i giovani della regione, molti bar aperti fino a tardi. Loro invece non intendono fermarsi. Hanno le ore contate, è la loro ultima sera insieme perchè poi il giorno dopo lui deve partire. Hanno deciso di dormire strada facendo. Pensano di trovare sicuramente un motel, un affittacamere, qualcuno che li faccia dormire a un buon prezzo. Lei conduce la macchina con sicurezza. Lui l'ha sempre ammirata. Si è dovuto ricredere sulle donne alla guida. Il tempo passa velocemente. Ascoltano musica, ma solo canzoni che parlino di loro. Parlano di tutto ma solo di tutto ciò che ha a che fare con loro. Fanno progetti, i loro progetti. Quando parli con qualcuno di te stesso il tempo scorre velocemente. Anche per loro si fa subito sera e presto scende il buio. Lei sbadiglia. Lui le chiede se vuole il cambio alla guida. Lei dice di non averne bisogno; che si sente bene. Passano ancora tre ore. Il contachilometri macina numeri, allontanando il momento della partenza e avvicinando quello di arrivo. Si desiderano. Se ne sono accorti cercandosi con le mani. Ora il battito dei loro cuori è accelerato. Lui la guarda mentre lei fissa attenta la strada scorrerle davanti. Sente di essere osservata da lui e questo le piace. Lei gli chiede l'ora, lui gliela dice. Allora la donna dice che può bastare e che possono iniziare a cercarsi un posto per dormire. Non immediatamente però. Non appena possibile lei imbocca una strada che si di allontana dalla strada principale e che si addentra all'interno della campagna. Compiono molte curve poi all'improvviso, nell'oscurità squarciata dai fari della loro macchina, lei scorge un vialetto che conduce ad un grande spiazzo immerso nel nero della notte. La donna ferma la macchina e spegne i fari. Ora sono immersi nel buio e in un silenzio assoluto. Anche i grilli sembrano tacere quella sera, Si guardano e, in mezzo a quel niente, dispersi nella profondità che crea l'assenza totale di rumori, danno sfogo alla loro passione. Poi tacciono l'una sull'altro, felici e spossati. Decidono che sono troppo stanchi per mettersi in cerca di un alloggio. Dormiranno lì in macchina.
Il sole che sorge all'alba li coglie inaspettatamente ancora addormentati. La loro macchina è ferma al centro di un campetto di calcio di un paesello di campagna. Più o meno occupano la zona del cerchio di centrocampo.

Nessun commento: