29.4.11

Quelle repellenti mani di forbice





Una notizia curiosa ha attirato oggi la mia attenzione: il ventesimo anniversario del film "Edward mani di forbice" di Tim Burton.

Una notizia come le tante che escono quotidianamente sui giornali, ma mi ha fatto piacere constatare come questo film "minore" abbia un suo spazio di attenzione nella mente della gente e dei media.

Ricordo che ne rimasi anch'io molto colpito e commosso. Una sorta di favola stralunata che ricorda il tema di "La bella e la bestia" e che spiazza per il suo semplice ma profondo messaggio: la difficoltà di sentirsi diversi in un mondo che sempre più premia l'omologazione, la moda, il fare tendenza.

Edward è un disadattato che soffre la sua bizzarra conformazione corporea e che cerca in tutti i modi di metterla al servizio degli altri, perchè in fondo anche lui ha bisogno dell'attenzione degli altri e dell'amore della ragazza per la quale prova un sentimento profondo.

E' un film che andrebbe rivisto ogni tanto, perchè in anni in cui sempre più ci compete il nobile dovere di ospitare le molte etnie in fuga dalla povertà e da regimi dittatoriali oppressivi, capire che dietro un aspetto ed una cultura diversi trovano posto un cuore e un'anima uguali ai nostri, è un passaggio fondamentale verso un'era di reale modernità.

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